Nella giornata di ieri il Ministero della Salute ha sottoscritto le regole da seguire per contenere le infezioni da vaiolo delle scimmie.
Ad oggi i casi di vaiolo delle scimmie in Italia sono oltre 500: per scongiurare la possibilità di una pandemia, il Ministero della Salute ha emanato le linee guida da seguire per quanto riguarda l’isolamento, che avverrà “in specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie”. In questa situazione, Bassetti ha spiegato che in Italia non è ancora possibile distribuire il vaccino.
Nella giornata di ieri, il Ministero della Salute ha firmato una circolare in cui si parla di una possibile quarantena: “In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie“.
E continua: “I contatti stretti devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione”. Per i contatti con esposizioni a basso rischio “è possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia”.
Per quanto riguarda invece “i contatti asintomatici che controllano adeguatamente e regolarmente il loro stato possono continuare le attività quotidiane di routine come andare al lavoro e frequentare la scuola (la quarantena non è necessaria)”.
Poi specifica ancora: “Le autorità sanitarie locali possono scegliere di escludere i bambini in età prescolare da asili nido, scuole materne o altri ambienti di gruppo. Apposite indicazioni sulla strategia di vaccinazione in Italia contro il vaiolo delle scimmie saranno fornite con successiva pubblicazione“.
Ragionare in termini di vaccino
A causa del “liberi tutti” voluto dall’Europa, secondo Ilaria Capua adesso “Dobbiamo iniziare a ragionare in termini di vaccino”, riferendosi all’infezione da vaiolo delle scimmie. Mentre era ospite del programma tv “In Onda” su La7, ha parlato dei pericoli relativi al vaiolo delle scimmie. “Ci sono già 7mila casi, all’inizio dicevamo non c’è bisogno di preoccuparsi, invece oggi col liberi tutti il virus si sta diffondendo a macchia d’olio”.
I casi in Italia
In Italia il maggior numero di casi di vaiolo delle scimmie si è verificato in Lombardia, con 232 infetti, segue il Lazio con 104 infetti. Al terzo posto l’Emilia-Romagna con 57, il Veneto con 33, Piemonte 18 e la Toscana con 17 casi.